Valentina Angeli
Valentina Angeli nasce nel 1957 nella provincia di Perugia, si trasferisce a Terni dove consegue la maturità classica. Completa i suoi studi laureandosi in Scienze politiche a Perugia.
Per molti anni svolge attività imprenditoriale nel settore della elaborazione dati lasciando poco spazio ai suoi interessi artistici che pur espressi in forme a carattere artigianale – decorazione di ceramica, decorazione murale, restauro di mobili antichi – la portano ad acquisire una pratica del fare fatta di sensibilità verso la storia e di rispetto dei materiali. Il primo incontro con la pittura avviene nella Scuola del Maestro Mario Chiocchia di Terni dove studia e si confronta con la storia dell’arte arrivando a definire uno stile che in breve tempo la porta a decidere di fare della pittura il principale interesse della sua vita.
Inizia così un percorso artistico che la vede sempre più presente in importanti eventi nazionali e, grazie alla promozione del critico e artista Pino Bonanno, riscuote ampio consenso di pubblico e critica anche in numerosi eventi internazionali. Nonostante le certezze e i riconoscimenti raggiunti la capacità di confronto con gli artisti e gli operatori culturali che incontra negli ultimi anni portano la sua pittura di matrice profondamente figurativa verso nuovi e inaspettati scenari.
Valentina Angeli was born in 1957 in the Perugia Province. She moves to Terni where she earns her high school diploma in classical subjects. She then finishes her studies with a Political Science degree at the University of Perugia.
For several years she does entrepreneurial work in the data processing field, leaving little space to her artistic passion, nonetheless expressed through artisanal work – pottery decoration, mural decoration, antique furniture restoration – that brings her to acquire a practice of doing, made of sensibility towards history and respect of materials. The first encounter with painting happens at Master Mario Chiocchia’s School of Terni, where she studies and confronts herself whit the History of Arts, achieving a style that in a short time brings her to decide to give painting her full attention.
Thus begins an artistic journey that sees her increasingly more present at major national events and, thanks to the support of critic and artist Pino Bonanno, she also receives ample public and critics approval at numerous international events. Despite the self-awareness and recognition obtained, the ability to confront herself with other artists and cultural operators, met over the most recent years, takes her profoundly figurative painting towards new and unexpected dimensions.
Mostre personali e collettive (bio)
Galleria Umbria arte, Amelia (Tr)
Cavour Art, Terni
Mostra collettiva, Galleria Umbria arte, Narni (Tr)
Mostra collettiva, Galleria Umbria Arte, Amelia (Tr)
Cavour Art, Terni
Mostra personale in occasione della Giostra dell’Arme, San Gemini (Tr)
Settimana dell’artista, Narni (Tr)
Vitarte, Fiera d’Arte Contemporanea con Galleria Umbria Arte, Viterbo
Parentesi Quadro, mostra collettiva, Gubbio (Pg)
Segni dei cieli, segni dell’uomo, mostra collettiva itinerante con L’Università per Stranieri di Perugia e il Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, Lipari (Me)
Segni dei cieli, segni dell’uomo, Accadia(Fo) Segni dei cieli, segni dell’uomo, Spello (Pg)
Venere... Sensi e Sentimenti, mostra collettiva presso la Cappella Gentilizia di Palazzo Gazzoli, Terni
Cavour Art, Terni
Mostra Collettiva presso la Galleria Sargeni, Todi (Pg)
L’Umbria incontra il Piemonte, mostra collettiva presso Villa Gualino a cura di Galleria Umbria Arte, Torino
Una raccolta d’arte contemporanea, mostra collettiva a cura dell’Azienda pubblica di servizi alla persona Letizia Veralli, Giulio e Angelo Cortesi, Todi (Pg)
Contaminazioni d’arte a confronto, mostra collettiva a cura della Galleria Cassiopea, Roma
Polvere di stelle 2... Palazzo Leti - Sansi, Galleria Umbria Arte, Spoleto (Pg)
Arte agli Spiazzi mostra Collettiva presso la Chiesa di Santa Maria degli Spiazzi, a cura dell’Associazione Sinergie, Terni
Festival Art 2010 mostra collettiva presso il Chiostro di San Nicolò, Spoleto (Pg)
Vincitrice premio Roberto Quacquarini-Insula Romana 2010, Bastia Umbra (Pg)
Annunciazione, mostra collettiva al Museo Diocesano di Terni, Associazione Sinergie, Terni
Rassegna d’Arte Contemporanea, città di Terni mostra collettiva presso presso Palazzo Montani Leoni, Fondazione Carit, Terni
Festival Internazionale dell’Arte per il Dialogo e la Pace tra i Popoli e le Religioni, Ambasciata della Repubblica dell’Iraq presso la Santa Sede, Roma
Mostra d’Arte Contemporanea degli artisti al di fuori del sistema dell’Arte, presso Il Chiostro della Basilica Minore di Maria SS. Assunta, Santa Maria a Vico (Ce)
Vincitrice Premio Internazionale Spoleto Festivalart, Spoleto (Pg)
Colori Piccanti, mostra internazionale di pittura, Rieti
Mostra Personale presso l’Agriturismo Pian di Tevere, Torgiano (Pg)
Mostra d’Arte Contemporanea a cura della Carifano, Fano (Pu)
Festival Internazionale dell’Arte presso la Chiesa di S. Pietro, Leonessa (Ri)
Mostra personale presso la Pinacoteca di Villa Colloredo Mels, Recanati (Mc)
Mostra collettiva Internazionale presso Expoarte, Salvator de Bahia, Brasile
Mostra d’Arte Contemporanea al Palazzo Baronale di Avella, Avella (Av)
Arte sotto l’albero, mostra collettiva, Massa Martana (Pg)
Mostra collettiva presso il Museo Diocesano, Terni
Mostra Personale nella Sala espositiva dell’Ospedale di Spoleto, Spoleto (Pg)
2° Biennale internazionale d’Arte - Workshop, mostra al Museo di Bettona, E20Gaia, Bettona (Pg)
Mostra Collettiva Tracce 2012 nella Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Incontrinarte mostra Internazionale di Arti Visive presso la Sala Espositiva Circolo Ufficiali di Palazzo Barberini, Roma
Umbria Water Festival, Mostra Collettiva, Stifone, Narni (Tr)
Mostra collettiva nella Chiesa di San Giacomo, Orvieto (Tr)
Mostra personale nella Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Mostra Internazionale nella Galleria Spazio 121, Perugia
Mostra Collettiva nelle cantine aperte Castello delle Regine, Podernovo, Narni (Tr)
Workshop internazionale di pittura, E20Gaia, Pascelupo, Scheggia (Pg)
Festival Internazionale dell’Arte per il Dialogo e la Pace tra i Popoli e le Religioni, Ambasciata della Repubblica dell’Iraq presso la Santa Sede, Roma
Mostra collettiva presso Palazzo Maoli, Cittàducale (Ri)
Caravanserraglio, mostra collettiva Internazionale, Palazzo del Vignola, Todi (Pg)
1° premio Master of Masters, mostra collettiva, Teatro Olimpico, Roma
Artatamente, mostra collettiva presso La Gabelletta, Amelia (Tr)
Vanity Art, mostra collettiva, Terni
Il linguaggio universale dell’arte, mostra internazionale Italia-Iraq, Palazzo di Primavera, Associazione Sinergie, Terni
Il linguaggio universale dell’arte, mostra internazionale Italia-Iraq, C.a.o.s. Museum, Centro Arti Opificio Siri, Associazione Sinergie, Terni
Cromosoma 2X, mostra collettiva presso Galleria Watts, a cura di Franklin Watts, San Gemini (Tr)
Triangolart, mostra internazionale presso la Rocca Paolina, Associzione KunstArte, Perugia
Mostra personale, Casa d’Asta DAMS, Roma
Workshop e mostra internazionale, Villa Turrita, E20Gaia, Dragoni (Ce)
Chiamale se vuoi, mostra internazionale, Galleria Spazio121, Perugia
Tracce, mostra Internazionale presso la Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Dentro un intreccio luminoso, mostra personale, Galleria Spazio 121, Perugia
Dialoghi permanenti, mostra Internazionale, Palazzo Petrignani, sala dello Zodiaco, E20Gaia, Amelia (Tr)
41 passi. Rassegna d’Arte Contemporanea, Palazzo di Primavera, Terni
In cammino mostra Internazionale, Chiesa dei Bianchi, Polo Museale Diocesano, l’Associazione Culturale KunstArte, Gubbio (Pg)
Minimalia 2, mostra Internazionale, galleria E20Gaia, Papiano, Marsciano (Pg)
Crno e Belo, biennale del Bianco e Nero, mostra internazionale, Kranj, Slovenia
Un petalo rosa, mostra collettiva, biblioteca di San Matteo degli Armeni, Perugia
Un petalo rosa, mostra collettiva, Cosenza
Marconi out/in, mostra Internazionale, Spoleto (Pg)
Arte per Altro, mostra Internazionale presso la Chiesa di Sant’Anna, Perugia
La grande illusione, mostra collettiva, Temple University Rome Campus, Roma
Mostra Personale, a cura di Franco Profili, Palazzo Eustachi, atelier Arte&Decò, Terni
Kunst in Schloss, simposio internazionale, Schloss Gabelhofen, Fohnsdorg, Austria
Occhiofatti, mostra collettiva, Chiostro di San Nicolò, E20Gaia, Spoleto (Pg)
Ars Palliorum, mostra dei Gonfaloni per la Corsa dell’Anello, Narni (Tr)
Art-Our: Altre Visioni, mostra collettiva presso l’ANPVI, E20Gaia, Perugia
Arte nel Borgo, workshop internazionale, E20Gaia, Izzalini, Todi (Pg)
La luce chiave della vita, mostra personale, Palazzo Vecchio, San Gemini (Tr)
Magnetic Zone, mostra internazionale, E20Gaia, Marsciano (Pg)
Marconi Art, mostra collettiva Internazionale, E20Gaia, Spoleto (Pg)
Natività mostra collettiva, Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Art-Our: Altre Visioni, mostra internazionale, Galerija Milotic, E20Gaia, Pola, Croazia
Art-Our: Altre Visioni, Museo Civico di Pisino, E20Gaia, Croazia
Tracce 2015, mostra collettiva, Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Art-Our: Altre Visioni, mostra internazionale, Galleria di Palazzo Apollonio, E20Gaia, Pirano, Slovenia
Scheggino dimora dell’Arte, Workshop Internazionale, Scheggino (Tr)
La Via dell’Arte... per la Vita, mostra collettiva, Palazzo del Popolo, sala delle Pietre, Todi (Pg)
Art-Our: Altre Visioni, mostra Internazionale, Centro Culturale Korotan Vienna, E20Gaia, Austria
Mostra Internazionale Profezia e Incanto, Palazzo Maoli, E20Gaia, Cittaducale (Ri)
Colori piccanti, mostra collettiva internazionale, Palazzo Comunale, E20Gaia, Rieti
Women +4, mostra collettiva internazionale, Palazzo Cesi, Acquasparta (Tr)
Vincitrice Premio Recognition for High Quality Art Work, festival Internazionale di Kranj, Slovenia
Etichetta d’artista, opere in etichetta per il Verdello, vendemmia 2014, La Palazzola, a cura di Franco Profili, Arte&Decò, Terni
Art-Our: Altre Visioni, mostra Internazionale, Palazzo del Vignola, E20Gaia, Todi (Pg)
Natività, mostra collettiva, Chiesa di San Francesco, Narni (Tr)
La poesia delle emozioni, mostra internazionale, Chapelle St. Sulpice, E20Gaia, Istrès, Francia
L’Arte per L’Arte, mostra internazionale, ex Sala Borsa, Perugia
73.36, Amatrice e dintorni, mostra collettiva , Istituto d’arte A, De Felice, Terni
Ciao Umbria, biennale d’arte, Palazzo Bufalini, Città di Castello (Pg)
Tracce di acqua e di terra, mostra collettiva, Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Cromo nero, mostra internazionale, Scheggino (Pg)
Autori contemporanei reinterpretano le cartoline Alterocca, Canovaccio project # 3,mostra collettiva,Galleria GC2 Contemporary, Terni
Made in Umbria, mostra concorso 1° premio , Nuovo Caf, Cultura Arte Formazione, Terni
Simposio Internazionale d’arte contemporanea, Hotel Bellavista Club , Gallipoli (Le)
Bruxelles, mostra internazionale collettiva, Regions d ‘Europe.sezione Regione Abruzzo
Mostra de Cinquantenario Totò- Antonio de Curtis. mostra collettiva, Foyer Teatro Politeama Catanzaro
San Valentimo Arte 2018, V Concorso Internazionale “ love , mostra collettiva, Palazzo di Primavera, Terni
Oltre lo sguardo: le attese, mostra collettiva, Galleria Spazio 121, Perugia
Schegge di natura, mostra personale, Galleria Forzani, Terni
Tracce, XIII edizione, medioevo oggi, mostra collettiva, San Domenico, Narni (Tr)
Eccellenze ed arte sotto le stelle ,incontro internazionale di Artisti, Paglieta (Ch)
San Valentimo Arte 2019, VI Concorso Internazionale, mostra collettiva, Palazzo di Primavera, Terni. II classificata
San Valentino Arte 2019, 2° premio, Terni
Cazzotto, progetto Karpuseeler - givemefive- feat Valentina Angeli, Mostra internazionale ,Pg
Visioni nel nero/omaggio a Pier Soulages, mostra collettiva, Galleria Forzani
Alieni a Macerino, mostra collettiva a Macerino di Acquasparta
Simposio a Baia di Caminia (Cz) Calabria
Simposio al Villaggio Le Marèe di Pisciotta di Palinuro
Insieme, asta di beneficienza Terni
Anticipate Reflect, mostra internazionale al Museo di Gleisdorf, Austria
Risonanze luminose, mostra collettiva a Villa Graziani, San Giustino (Pg)
Personal and collective exhibitions
Galleria Umbria arte, Amelia (Tr)
Cavour Art, Terni
Personal Exhibition during the Giostra dell’Arme, San Gemini (Tr)
Vitarte, Contemporary Art Fair in collaboration with Galleria Umbria Arte, Viterbo
Parentesi Quadro, collective exhibition, Gubbio (Pg)
Segni dei cieli, segni dell’uomo, traveling collective exhibition in collaboration with University for Foreigners of Perugia and the Centro Studi e Ricerche di Storia e Problemi Eoliani, LiparI (Me)
Segni dei cieli, segni dell’uomo, Accadia (Fo)
Segni dei cieli, segni dell’uomo, Spello (Pg)
Venere… Sensi e Sentimenti, collective exhibition at the Gentilizia Chapel of Palazzo Gazzoli, Terni
L’Umbria incontra il Piemonte, collective exhibition at Villa Gualino curated by Galleria Umbria Arte, Torino
Contaminazioni d’arte a confronto, collective exhibition curated by Cassiopea Gallery, Roma
Arte agli Spiazzi collective exhibition at the Santa Maria degli Spiazzi Church, curated by Associazione Sinergie, Terni
Festival Art 2010 collective exhibition at Chiostro di San Nicolò, Spoleto (Pg)
Winner of the award Roberto Quacquarini-Insula Romana 2010, Bastia Umbra (Pg)
Annunciazione collective exhibition at the Museo Diocesano of Terni, Associazione Sinergie, Terni
Rassegna d’Arte Contemporanea, città di Terni collective exhibition at Palazzo Montani Leoni, Fondazione Carit, Terni
Festival Internazionale dell’Arte per il Dialogo e la Pace tra i Popoli e le Religioni Embassy of the Republic of Iraq to the Holy See, Roma
Personal exhibition at the Agriturismo Pian di Tevere, Torgiano (Pg)
Contemporary Art exhibitions curated by Carifano, Fano (Pu)
Personal exhibition at the Pinacoteca of Villa Colloredo Mels, Recanati (Mc)
International Collective exhibition at Expoarte, Salvator de Bahia, Brasile
2° Biennale internazionale d’Arte – Workshop, exhibition at the Museo di Bettona, E20Gaia, Bettona (Pg)
Collective exhibition Tracce 2012 at the San Domenico Church, Narni (Tr)
Incontrinarte International exhibition of Visual Arts at the exhibition room Circolo Ufficiali of Palazzo Barberini, Roma
Collective exhibition at the San Giacomo Church, Orvieto (Tr)
Caravanserraglio, international collective exhibition, Palazzo del Vignola, Todi (Pg)
Il linguaggio universale dell’arte, international exhibition Itay-Iraq, Palazzo di Primavera, Associazione Sinergie, Terni
Il linguaggio universale dell’arte, international exhibition Itay-Iraq, C.a.o.s. Museum, Centro Arti Opificio Siri, Associazione Sinergie, Terni
Cromosoma 2X, collective exhibition at Watts Gallery, curated by Franklin Watts, San Gemini (Tr)
Triangolart, international exhibition at Rocca Paolina, Associzione KunstArte, Perugia
Tracce, international exhibition at the San Domenico Church, Narni (Tr)
Dentro un intreccio luminoso, personal exhibition, Spazio 121 Gallery, Perugia
41 passi. Rassegna d’Arte Contemporanea, Palazzo di Primavera, Terni
Crno e Belo, biennale del Bianco e Nero, international exhibition, Kranj, Slovenia
La grande illusione, collective exhibition, Temple University Rome Campus, Roma
Personal Exhibition, curated by Franco Profili, Palazzo Eustachi, atelier Arte&Decò, Terni
Kunst in Schloss, international symposium, Schloss Gabelhofen, Fohnsdorg, Austria
Ars Palliorum, Gonfaloni exhibition during the Corsa dell’Anello, Narni (Tr)
La luce chiave della vita, personal exhibition, Palazzo Vecchio, San Gemini (Tr)
Art-Our: Altre Visioni, international exhibition, Galerija Milotic, E20Gaia, Pola, Croazia
Art-Our: Altre Visioni, Museo Civico of Pisino, E20Gaia, Croazia
Tracce 2015, collective exhibition, San Domenico Church, Narni (Tr)
Art-Our: Altre Visioni, international exhibition, Palazzo Apollonio Gallery, E20Gaia, Pirano, Slovenia
Art-Our: Altre Visioni, international exhibition, Korotan Cultural Center Vienna, E20Gaia, Austria
Winner of the award Recognition for High Quality Art Work, international festival of Kranj, Slovenia
La poesia delle emozioni, international exhibition, Chapelle St. Sulpice, E20Gaia, Istrès, Francia
L’Arte per L’Arte, international exhibition, ex Sala Borsa, Perugia
Mater, personal exhibition, complesso museale di San Francesco, Montefalco (Pg)
73.36, Amatrice e dintorni, mostra collettiva , Istituto d’arte A, De Felice, Terni
Ciao Umbria, biennale d’arte, Palazzo Bufalini, Città di Castello (Pg)
Tracce di acqua e di terra, mostra collettiva, Chiesa di San Domenico, Narni (Tr)
Cromo nero, mostra internazionale, Scheggino (Pg)
Autori contemporanei reinterpretano le cartoline Alterocca, Canovaccio project # 3,mostra collettiva,Galleria GC2 Contemporary, Terni
Made in Umbria, mostra concorso 1° premio , Nuovo Caf, Cultura Arte Formazione, Terni
Simposio Internazionale d’arte contemporanea, Hotel Bellavista Club , Gallipoli (Le)
Bruxelles, mostra internazionale collettiva, Regions d ‘Europe.sezione Regione Abruzzo
Mostra de Cinquantenario Totò- Antonio de Curtis. mostra collettiva, Foyer Teatro Politeama Catanzaro
San Valentimo Arte 2018, V Concorso Internazionale “ love , mostra colletiva, Palazzo di Primavera, Terni
Oltre lo sguardo: le attese, mostra collettiva, Galleria Spazio 121, Perugia
Schegge di natura, mostra personale, Galleria Forzani, Terni
Tracce, XIII edizione, medioevo oggi, mostra collettiva, San Domenico, Narni (Tr)
Eccellenze ed arte sotto le stelle ,incontro internazionale di Artisti, Paglieta (Ch)
Premio San Valentino Arte 2019, " Concorso Internazionale", 2° premio
Cazzotto, rasseggna internazionale, partecipazione con il progetto Karpuseller - givemefive -feat Valentina Angeli , Perugia.
Visioni nel nero/omaggio a Pier Soulages, collettiva presso la Galleria Forzani
Alieni a Macerino, collettiva a Macerino di Acquasprta (Tr)
Simposio a Baria di Caminia (Rc)
Simposio al Villaggio Le Marèe di Pisciotta di Palinuro
Insieme, asta di beneficenza, Terni
Anticipate Reflect, Austria, Museo di Gleisdorf, collettiva internazionale
Risonanze luminose, Villa Graziani, San Giustino(Pg), collettiva internazionale
Note critiche
LA PITTURA È IL LINGUAGGIO
Apparirà strano ma per Valentina Angeli la pittura non è un linguaggio, è il linguaggio; e dopo viene solo la morte, l’assenza di tutto, il vuoto, lo sprofondare dove nessuna conoscenza ha potere. Non è possibile dire alcuna parola su questo immenso poema del colore senza partire da qui, dal pensiero che la pittura sia, che rappresenti anche se non raffiguri. Che indichi, scopra e riscopra, vesta e rivesta il cuore del mondo, ne cerchi con ostinata passione il punto, con stremata dolcezza la temperatura.
Dalle tenebre, dal nero, è il gesto a riattraversare il passaggio che porta il colore ad accogliere la luce. Con un fascino dell’estremo dove il desiderio di pittura porta al suo ritrovamento. Opere queste, che nascono da un legame interno e appassionato tra l’artista e l’opera, in un confronto, tra pittura e pensiero che la comprende, diretto alle radici, a quel coinvolgimento di cultura e sentimenti propri per questo lavoro. L’effettiva continuità che attraversa tutta l’opera della Angeli non è da ricercare nella tradizionale stabilità della forma, ma nel persistere del colore come essenza primaria, dotata di una propria capacità di infondere senso. È il colore a consentire la pittura, non viceversa. Le differenze di indagine dell’artista notate in questi ultimi anni restano e a testimoniarlo sono proprio le diverse impostazioni formali, ma è il cuore del problema a rimanere lo stesso. Il colore si pone come un elemento di infinita esperienza e conoscenza, molteplice e vario per sua stessa costituzione. Dimora di un continuo apprendere più che di un sedimentato sapere. La pittura e il gesto che la compie, sono il movimento di questa avventura conoscitiva, rinnovata e rinnovabile in ogni nuova tela. Perennemente ruotanti attorno a un desiderio che non si giunge mai a colmare. I significati di Valentina Angeli sono nella pittura che rifiuta anche, nella propria costituzione, di fenomenizzarsi come somma di separati accadimenti successivi. Essi se mai vengono unificati in uno spazio oggettivamente definito in cui il quadro stesso (l’oggetto) ha di per sé un valore relativo, mentre si giustifica nella modularità dello spazio. Spazio dunque come matrice, luogo di azione, di sperimentazione dei segni e delle incidenze cromatiche. Spazio come testimonianza di un comportamento in unità di tempo, di luogo e di azione, per una percezione non ambigua. Un rigore ed una continua decantazione che si sono sviluppati attraverso il tempo con coerente modulazione di motivi, che hanno avuto sempre come base un filtro mentale ed una distaccata ironia, sono gli elementi caratteristici dell’opera di Valentina Angeli.
Nella stagione più recente la pittrice dall’ambiguità dichiarata del colore-forma e della luce, che quale colore diveniva immagine, è passata ad una dialettica ancor più essenziale. Quanto avveniva con il contrasto delle forme e dei colori, ora che le superfici dei quadri quasi si monocromizzano (prevale in linea di massima un bianco corposo e denso, si veda ad esempio la serie dei dipinti Winter del 2015 iniziata in qualche misura con Artico del 2014) avviene ora con sottili separazioni, con andamenti che imprevedibilmente interrompono la superficie. A queste tracce si collega l’idea della profondità e dello spazio intesi come qualcosa di continuo che può essere interrotto senza per ciò venir compromesso. Da una negazione insomma nasce un’affermazione. È quindi il caso di osservare, alla luce di questi ultimi dipinti, fino a che punto l’indagine di Valentina Angeli si sia esplicata e come nel suo complesso il processo sia avvenuto.
Al problema colore-forma-luce è infatti subentrato ora quello dello spazio-colore con un senso più esistenziale della profondità. La tensione psicologica del colore, il suo divenire superficie è infatti il prodotto di un senso del tempo e dello spazio raffrontati appunto alla scansione e alla misura del loro fluire e al contempo al loro continuo divenire, considerato nella sua assoluta completezza. L’opera dipinta quindi non è più fine a se stessa nella sua assolutezza; è invece il presupposto e il punto di partenza di un autentico diagramma mentale. Non siamo a livello di contemplazione bensì a quello di immediata proposizione per un intervento diretto dell’osservatore; contemporaneamente nell’iterazione delle opere, nella continuità di una tematica (sempre messa in discussione) abbiamo un’immagine pulsante ed avvolgente di una idea e di una definizione dell’esistere in quanto situazione aperta ed osservata senza effusione sentimentale, bensì con ironia di fondo, grazie alla quale ogni certezza diventa interrogativo nel rigore rarefatto e sospeso di un preciso calcolo mentale.
La preparazione della tela, che assorbe innumerevoli strati di colore, il passare e ripassare sul quadro, il raschiare gli strati superficiali per far emergere gli inferiori costringono l’artista ad un’azione lentissima, meditata, reiterata sullo stesso dipinto, che impedisce ogni cedimento momentaneo, ogni abbandono immediato. L’irruzione nel campo della tela della gestualità evidente del pennello, richiama certo esperienze vagamente informali, ma il gioco è più sottile: la lentezza dell’esecuzione stravolge il gesto, così come la superficie non è mai stata in Valentina Angeli, un campo monocromo da violare, ma semmai un brulicare di sentimenti, ora affioranti, ora immersi nel gran magma del colore. Il gesto della pennellata entra così in relazione dialettica con la durata della meditazione ideativa, elemento, quest’ultimo, non solo presente nel modus operandi di Angeli, ma evidente nelle sue stesse opere. Una violenza apparente si stempera nella grazia: l’azione, l’atto finale, il gesto sulla tela, sono infatti il momento catartico di un lungo processo, parimenti presente nel dipinto. La natura del colore e del segno di Angeli non cade nella semplice trappola della narrazione o della descrizione. Si tratta invero di costruire una nuova natura, una diversa realtà fenomenica, che non sia più fondata però sul dato naturalistico, che si rifà all’esemplarità del mondo naturale. La pittura di Valentina Angeli ci afferra, ci costringe a seguirla, una pittura che vuole essere presente e con la sua presenza costituisce motivo di continua attesa. Un lavoro che procede secondo un andamento particolare e ininterrotto: arrivare alla propria profondità. Raggiungersi. Una traccia riscontrabile nelle sue opere che ci ha lasciato è il segno dell’inquietudine. Quell’attesa che attende e si fa attenzione.
In Desiderio un olio del 2011, sono già presenti quei ritmi e quegli spazi sincopati che saranno sempre più incalzanti nei seguenti. Il segno, la traccia visibile e ripetuta che si distingue e muove la pittura, non è un gesto sovrapposto, un’azione che vuole essere tale. La traccia qui nasce dal colore, ne è un’esigenza profonda e questa profondità interpreta e rivela. Affiorano segni dalla profondità per condensarsi, concentrarsi o ammorbidirsi e divenire frammenti come in Labirinto del 2014, il colore esprime un concatenarsi di orme che ne trasmettono l’ansia e al tempo stesso la potenza. Una scarica di energia che esalta il movimento di una pittura instabile perché insofferente in Minareti del 2013 che si evolverà in una pittura che ama le differenze, i trasalimenti, i pensieri nomadi che ritornano come si nota in Oriente 3 e Galleggia un’altra mattina del 2016.
La perdita della profondità prospettica, la parete chiusa della tela è compensata da un intensificarsi irrefrenabile del movimento, dal volare dei segni. Che è, e non potrebbe essere diversamente, un volo mentale, un sogno. La pittura di Valentina Angeli all’apparenza così luminosa e melodica, porta in sé un’inquietudine profonda: un dibattersi, un agitarsi di tracce che si fanno spazio, perché la vita è movimento, e che nello stesso tempo non seguono uno schema fissato in anticipo, ma procedono a urti e a raffiche, secondo tracciati imprecisi. Nelle opere di Angeli non esiste una geometria coercitiva, un piano regolatore. E la sottile tensione che nasce dai suoi segni spettinati è tanto più coinvolgente, quanto più l’artista si tiene lontano dalla gestualità totale, dalla retorica del caos. I suoi sono gesti spediti, misurati che aspirerebbero alla nitidezza e sembrano soffrire per l’ineluttabile irregolarità che li percorre. Colpisce, in questi nuclei o ingorghi di azioni, prima di tutto il colore: un colore mite, primaverile, scaldato a fuoco lento, pervaso da un’intensità senza eccessi. È un colore mentale, che non deriva da un’impressione immediata, ma dai filtri del pensiero e della memoria. La sua è una serenità non eccitata, una commozione silenziosa. Un disordine apparente per una nostalgia di questa pittura, per una sua composizione organizzata. Ansia, groviglio, impossibilità di costruzione, tutti elementi allarmanti dissimulati in un discorso affabile, perfino sorridente. Essere cresciuta in Umbria, regione che più appare a perfetta misura d’uomo, dove l’ambiente è meno ostile e tutto sembra armonicamente adattato alla vita, deve pur aver avuto la sua importanza per Valentina Angeli e in piena consapevolezza, ha saltato i termini stessi della crisi concettuale della pittura rendendo pubblico il suo momento aurorale, fondamentalmente lirico, che vedeva lo sciogliersi del dinamismo in canto variegato. Le sue opere già ricche di un contenuto interpersonale, indagano sugli aspetti peculiari della propria area culturale, non ricusando la tradizione. È sempre e solo una l’esigenza: superare il rapporto uomo-natura tuttora fondato sulla contrapposizione, quando al contrario, la maggiore aspirazione è trovare nella natura le proprie radici istituendo con essa una connessione ideale, che proprio il colore riesce a mettere in tensione, ottenendo una sua fusione con il disegno e quindi un punto d’incontro tra l’elemento emotivo e l’elemento razionale che in opere come Spiraglio del 2016, avviene con uno straordinario scatto di energia. La presa di coscienza dei valori scientifici del colore, mediante le sperimentazioni dei parametri di tonalità, chiarezza e saturazione e al tempo stesso, basandosi sul paradosso tra metafora poetica e immagine concreta; l’urgenza di non perdere il contatto fisico col quadro, portano Valentina Angeli a un’interpretazione più libera e forse più lucida dell’elemento cromatico, alla conquista di uno spazio colorato dove riacquistare temi, soggetti, avvenimenti della propria intelligenza emotiva.
Con Crogiolo del 2016, Valentina Angeli inaugura una nuova stagione, la visione si fa più ampia in una sezione orizzontale, per aspirare ad essere onnicomprensiva, dove lo sguardo abbraccia più orizzonte possibile. Emerge dall’oscurità tutto il magma di realtà emotive che apparentemente si accostano ad una nuova visione della natura. Ma è il rosso caldo di un incendio, di una lava in continua mutazione che evoca quella “rubedo” tanto cara alla tradizione alchemica. L’alchimista e l’artista infatti condividono la stessa ambizione: creare per trasformare se stessi e il mondo e si avvalgono entrambi della “trasmutazione”. L’artista Angeli così come un alchimista non separa la dimensione materiale da quella simbolico-filosofica. Al termine del magistero alchemico, dal buio della nigredo, attraverso il chiarore dell’albedo si tende a giungere al calore rosso solare della rubedo. La fase finale del percorso è segnata dal rosso, dalla forza evocatrice legata al colore del sangue e del fuoco, portatore di luce e calore della vita.
Finissima artista astratta, autrice di una ricerca sulla luce e sullo spazio è pervenuta a una sfolgorante pittura senza contraddire se stessa e il senso del suo vecchio-nuovo discorso. Nelle immagini di natura, arcaiche, stralunate, sognate, ossessive, antinaturalistiche va trovando un modo di declinare la luce nello spazio (e lo spazio nella luce) che è lo stesso di sempre. Valentina Angeli ha trovato in Umbria un modo di essere in osmosi con la natura e insieme di giudicarla, di guardarla con fermezza anche se amorosamente. Le colline umbre, la macchia ricciuta dei Monti Martani dall’osservatorio prediletto di Macerino, gli ulivi e i pascoli dell’Umbria, la magrezza attonita di un paesaggio bello e poetico visto in toto, e che invece va centellinato per particolari, frugato nella sua essenza, nelle sue vene nelle sue più minute rughe e anfratti e burroni e balze, quest’Umbria povera e splendida, dove pochi sono gli alti boschi ma infiniti i cespugli e tanti i prati brucati dalle pecore, è captata da Valentina Angeli con occhio rapinosamente acuto. Una vertigine prende la pittrice nell’atto di affacciarsi, da chissà quale alto punto d’osservazione in un’ossessione che non lascia centimetro vuoto sulla tela, che ritaglia il brano di natura con la perentorietà della lente di un cannocchiale.
Valentina Angeli: il sublime di un presente “remoto”
Per definire la specificità di un artista si è soliti ricorrere a citazioni che lo legano poi per sempre alla nota dominante della sua suggestione pittorica. Nascono così “... i cieli di Turner”, “... le cascate di Emil Corot”, “… l’eterno, faticoso dono della terra di Millet”, “… il fuoco di Dürer”.
Valentina Angeli è artista dei quattro elementi, ma fin qui niente di strano: una grande sensibilità, spirito di osservazione, padronanza del mezzo pittorico possono compiere buone cose e, con il tempo, anche qualche miracolo.
Un giorno, durante una nostra conversazione del “cuore” sulle ragioni della sua pittura, l’artista, quasi con umiltà e timidezza, mi disse:
“Io sono nata in Umbria e dipingo la mia terra”.
Rimasi sconcertata; avrei voluto abbracciarla e con lei la sua innocenza.
Valentina Angeli dipinge, separati o uniti, i quattro elementi, ma andando a ritroso, fino all’alba della creazione: prepotente e sfarzosa di una magmatica incandescenza; fra vapori sfilacciati di bianchi e di grigi che si protendono e s’allungano in lingue di luce; fra muri di verde infinito come infinito è il linguaggio di ogni cosa che sentiamo svelarsi come “anima” del mondo. Appunto: “Mater”.
Tutto è intriso di luce, ma non di lato per un sole che, sorto timido ad oriente, tramonta sfolgorante in occaso o per un sole che ha l’ “arroganza” del mezzogiorno. Piuttosto essa è insita nelle cose: fuoco e luce… acqua e luce… terra-natura e luce... aria dove a volte la luce appena sospira.
Gli “elementi fondamentali” dipinti da Valentina esprimono, perchè possiedono e vivono, l’idea di luce platonicamente intesa.
Del resto perché stupire! Ci fu scritto… – E Dio disse: “Sia la luce”. E luce fu. (Genesi 3,4) – Questo accadde il primo giorno e, da allora, tutto ciò che seguì, si avvalse e custodì il valore di quella luce. L’uomo, destinatario di questa Creazione, ha ricevuto la scintilla dell’intuizione e della comprensione ma, qualunque sia il suo tempo, come novello Prometeo, anche la fatica dell’eterna conquista.
Ancora una cosa Valentina mi disse:
“è vero, nelle mie opere manca l’uomo, ma io sono in ognuna di esse, fra gli alberi, fra le acque...”
Più consapevolmente, perché esterna alle sue dinamiche, io la definirei spettatrice attonita dell’atto demiurgico di un dio pantocratico che “aleggia” e “dona anima” a tutta la sua creazione in una sintesi dinamica fra potenza ed atto.
E in ogni opera, fra gli alberi o fra le acque, fra le nubi o avviluppata fra le lingue di un fuoco che non consuma, questa artista è insieme partecipe di una propria creazione immaginata, tanto è il rapimento dei sensi, quasi un transfert. Lei è indifferentemente terra, aria, acqua, fuoco; di tutti gli elementi subisce ed interpreta, con la sua pittura, il fascino arcano reso ancora più potente dal soffio dello spirito.
Più di una persona mi ha confessato di aver provato, davanti alle opere di Valentina, una sorta di inquietudine! Sensazione che, di per sé non genera benessere e che inizialmente si è portati a sfuggire. In realtà questo tipo di “sgomento” ha radici antichissime, accompagna l’uomo da sempre, lo affianca nel suo percorso di conoscenza e lo spinge ad andare oltre. Oltre gli “interminati spazi”... i “sovrumani silenzi”... la “profondissima quiete”... Ed ecco lo sgomento ... “ove per poco il cor non si spaura” !!!
Passando per una captazione sottile di elementi a dir poco impalpabili, arriviamo a... “e mi sovvien l’eterno...” e qui l’incontro con il Sublime, e qui trema il cuore al pensiero di essere inadeguati a ricevere tanto. Giacomo Leopardi, nella sua immensa interiorità, ci ha reso partecipi dei suoi sofferti pensieri durante il cammino, ma ci ha anche regalato la testimonianza della gioia del lasciarsi andare in questo “mare” di eternità.
Leopardi è l’autorevole pretesto di cui mi sono servita per essere compresa, ma Valentina Angeli è protagonista della sua storia: intuita, capita, sofferta, ogni giorno nuovamente scelta ed approfondita, come si fa con un amore riconosciuto tale. Il suo sublime passa attraverso spazi infiniti, tempi presenti e remoti, silenzi metafisici ed assordante fragore di acque... e luce, tanta luce che per la sua stessa, metafisica natura, nutre ed è nutrita. Pian piano lo sgomento passa, con esso l’inquietudine e resta l’abbandono al sereno godimento delle opere al confine fra terra e cielo.
Del resto, da sempre, gli uomini vagano – gli artisti in genere e, per la scelta dei suoi temi la nostra in particolare – inseguendo arditi pensieri.
Alla fine dell’ottocento William Blake ebbe a scrivere:
“Per vedere il mondo in un granello di sabbia
E il paradiso in un fiore selvatico
Tieni l’infinito nel palmo della mano
E l’Eternità in un’ora”.
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San Valentino Arte 2021, catalogo della mostra collettiva, febbraio 2021, Tipolitografia Federici, Terni